lunedì 23 settembre 2013

Presentazione dei ragazzi - I C



Ciao ragazzi di IC!
Benvenuti in questo spazio, 
che spero vi accompagnerà in questi anni!


Abbiamo cominciato a conoscerci da pochissimo e abbiamo iniziato a sperimentare giochi e modi diversi per parlare di noi. Tanti sono i modi simpatici per descriverci, no? Qualcuno lo conoscevate già, qualcuno lo state conoscendo: giochi dai nomi strani, che celano, però, dentro di loro anche un gran divertimento! E che bella palestra per i nostri neuroni, alla ricerca della parola giusta!
Bene, allora cominciamo pure con il pubblicare i vostri “primissimissimi” lavori! 
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GLI ACROSTICI
Ovvero, mettiamo le parole in croce!  (poverine…)
Eccone alcuni:


ALLEGRA
NATURALE
TIMIDA
ORGOGLIOSA
NOIOSA
EMOZIONATA
LENTA
LESTA
ATLETA
(Antonella Vezzosi)

LA DESCRIZIONE ALLITTERANTE
Provare a descriversi usando il più possibile la consonante iniziale del nome o del cognome

IL LOGOGRIFO (che non è un mostro!)
Estrapolare, dal nome e cognome, anagrammi di parole dotate di senso, con le quali poi comporre una frase, anche bizzarra

Sofia Bagnari: sai, fai, bagna, Sara, ragno, io, rana, Rina, ignora --> La rana bagna Sara e Rina la ignora
(Sara Bagnari)            
LA POESIA IN RIMA
Provare a descriversi (oppure a descrivere un compagno) usando una struttura poetica in rima

Mi chiamo Christian e mi vesto elegante,
suono la chitarra ma non sono un cantante,
quando canto sono un po' stonato,
infatti per cantare non sono portato.
Lo sport mi piace
e il mio succo preferito è al gusto di ace,
pratico tiro a segno
e per sparare uso la carabina di legno.
    
Mi piace andare in bici
e nel tempo libero gioco con gli amici.

(Christian Dall'Aglio)

Riccardo è robusto,
e sembra un fusto.
È divertente 

e talvolta
prepotente.
Riccardo non sa le tabelline,
ma guarda le figurine.

Alla sua festa di compleanno ha invitato tanti amici
e ha pagato anche la bolletta dell'Ici
Riccardo tiene molto alla sua cresta
se gliela schiacci, perde la testa.

A lui piace il panettone ,
Ricoperto di mascarpone.
(Daniel Bertucci)

Alla mattina guarda l'orologio
e fuori il cielo è grigio.
Presto, presto! Son già le otto
ieri sera ho bevuto il Chinotto!
Due biscotti e il latte al volo
e fuori esce con un calzino solo.
Dai veloce il tempo vola!
E tu devi arrivare presto a scuola.
A volte un po' sulle nuvole è
ma resta sempre un'amica per me.
Mangia tanto non ingrassa mai
e tutti gli chiedono: ma come fai?
È buona con tutte le sue amiche,
le parole per descriverla son già finite.
(Alessandra Galassi)
            


                                              LA DESCRIZIONE CON SIMILITUDINE

La similitudine costituisce sia un buono strumento di conoscenza che un’ottima leva per la fantasia.  
I ragazzi hanno cominciato a DESCRIVERSI USANDO TUTTE LE SIMILITUDINI CHE VOLEVANO. E questo esercizio li ha obbligati a usare il lessico sepolto che conoscono ma che usano di rado, nonché divertiti molto a paragonarsi a un tronco d’albero piuttosto che a uno stuzzicadenti!
Eccone alcune!




Mi chiamo Martina, sono magra, non come uno spaghetto, ma nemmeno robusta come un elefante. Ho i capelli a caschetto come un funghetto e color castano come le foglie secche in autunno, quando non sono abbronzata sono bianca come una margherita. Ho le labbra rosse come una ciliegia e sottili come un righello, ho gli occhi color verde scuro come le foglie in primavera, ho il naso a patata e infine sono un po’ maestrina.     
(Martina Veneziano)

Mi chiamo Marco Guidi, alcuni miei amici mi chiamano per nome, altri per cognome. Ho i capelli e gli occhi castani come le nocciole che si raccolgono nel giardino dei miei nonni. Sono alto al pari di una giraffa, e con chi nei miei confronti è cortese, gentile e non mi prende in giro sono a mia volta buono come un angelo. Mentre sembro un diavolo quando qualcuno mi prende in giro. Molte volte quando mi chiedono qualcosa e io rispondo subito e senza esitazione mi dicono che sembro un ingeniere. Quando indosso un vestito stretto sono simile a una pera. A casa a volte sono leggermente permaloso e per questo ogni tanto mi dicono che assomiglio ad un gattaccio randagio. Qualche volta sono un pochino sbadato e faccio cose che mi potrei risparmiare, tanto che, sempre a casa, mi paragonano ad una quaglia.
(Marco Guidi)



E familiarizzando con le similitudini, ci si avvia pian piano al DISCORSO POETICO e al mondo fantastico e allegorico degli animali della FAVOLA!

A rileggersi presto e spedite pure i lavori che volete pubblicare!
 POST IN AGGIORNAMENTO, MANO A MANO CHE SI PROSEGUE CON LE ATTIVITA’ DI ACCOGLIENZA E CHE I RAGAZZI FAMILIARIZZANO CON L’INVIO DEI MATERIALI TRAMITE MAIL.

7 commenti:

Unknown ha detto...

ciao prof

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Lisa Laffi ha detto...

Ciao Hasnain! Benvenuto nel nostro blog!

Unknown ha detto...

grazie prof

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

ciao i compagni della mia classe ho letto le vostre poesie sono maginifiche

Unknown ha detto...

Ma come siete stati bravi nel presentarvi!!!
e' stato un piacere leggere di voi attraverso rime, similitudini, anagrammi etc etc...
BRAVI!!!!