lunedì 25 novembre 2013

Siria, il giorno del container


SABATO 22
“Prof, spinga, spinga che riusciamo a farci stare ancora un po’ di roba”.
E’ iniziata così – 24 ore prima dell’”ora X”, quella in cui si iniziava ufficialmente a far scatole per il container – la mia marcia di avvicinamento a questo storico momento per Time4Life International.
Con i miei alunni che, infervorati dall’intervento che Elisa aveva appena fatto nella nostra scuola, cercavano di stipare nella mia povera macchina, la montagna di roba che avevano portato per quelli che ormai sentono come gli “amici siriani”.

DOMENICA 23
Ai mezzi di Paola e Maria Grazia, le due ragazze di Imola, che hanno accettato di vivere con me questa pazza avventura non è andata certo molto meglio perché si trattava di svuotare anche il nostro garage.
Camion di Barbie escluso, siamo riuscite a caricare tutto e ci siamo dirette, un po’ tese e sotto un cielo plumbeo, verso Modena.
Arrivata a casa di Feras, mi sono sentita davvero in quella “squadra fortissimi”, di cui avevo scritto tante volte in precedenza…
garagen“Mister” Fangareggi coordinava le operazioni e ogni membro di Time4Life aveva un suo ruolo in campo.
In una partita che dovevamo assolutamente vincere.
Si trattava di “segnare” 330 volte per la Siria e 65 per la Romania, perché anche i bambini di suor Bianca, quelli dell’orfanatrofio di Sighet, hanno bisogno di noi.
Mentre guidavo verso Modena dentro di me avevo pensato che forse saremmo stati troppi, che forse ci saremmo pestati i piedi, invece questo non è mai successo.
C’erano tante cose da fare, tanti materiali da smistare, alcuni già stoccati nel garage di Feras, altri che arrivavano a ritmo continuo con i volontari che avevano risposto “presente” all’appello di Elisa da tutta Italia. E anche dalla Svizzera.

L’ORGANIZZAZIONE
C’era la “zona scarpe” nell’atrio, la “zona cibo, giochi, cancelleria e prodotti per l’igiene del corpo” nella camera di Assad, la “zona vestiti” in cucina. La camera di Feras era stata invasa dalle medicine, che dovevano essere controllate e catalogate.
Nel cortile, dove erano state allestite delle coperture di fortuna, ma preziosissime, i volontari facevano quello che forse era il lavoro più difficile: issare l’una sull’altra le pesantissime scatole che arrivavano dai vari settori e creare i pallets che sarebbero poi stati caricati sul container.

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giochi0_n
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IL DISCORSO DI ELISA
A fine mattinata, quando già la fatica cominciava a farsi sentire, Elisa ci ha messo al corrente che dei 20 pallets che dovevano essere pronti per sera, solo 5 erano effettivamente già stati allestiti e che quindi le operazioni procedevano troppo a rilento.
Durante i 15 minuti di “pausa pizza” non ha mai smesso di parlarci di Siria, delle attuali condizioni del campo di Bab al Salam, dove si attende l’arrivo nei prossimi giorni di altri 10.000 disperati.
Mai Time4Life si è trovata di fronte una situazione così drammatica, tanto che Elisa ha preannunciato lo svuotamento del conto dell’associazione per provvedere ora, subito, all’emergenza.
Era un generale che passava in rassegna le truppe, che le motivava a fare di più, ma la cosa bella, nuova, magica era che non le invitava a invadere un paese straniero con le armi, ma con il bene. Con coperte, sacchi a pelo, medicine, scarpe e cibo.
L’amore per i bambini, la preoccupazione per loro, la voglia di fare qualcosa di grande ci ha fatto finire la pizza in 15 minuti per poi tornare al lavoro.

LA SINTONIA DEI VOLONTARI
C’era fatica, ma anche divertimento grazie a Feras, a Assad e a Paola. C’era chi, nonostante una corporatura non certo da gladiatore, spostava carichi monumentali, come Maria Grazia. C’era chi, come Giulia, Elisabetta e Enrica, mi chiedeva informazioni per pianificare nuove iniziative e progetti Time4Life nella propria città. C’era chi mi sembrava di conoscere da una vita, tanto si era in sintonia, come Elena e Felicia.
Alla fine, paradossalmente, come spesso di succede da quando sono in Time4Life penso di avere auto da questa giornata molto di più di quanto ho dato, perché ho conosciuto persone splendide.
Chiudo questo reportage da via Cairoli 22, cioè dal garage di Feras, aggiornandovi sul risultato della partita.

I RISULTATI FINALI
Time4Life-guerra in Siria: 330-0
Time4Life-povertà in Romania: 54-0
Direi che abbiamo vinto la nostra partita.
Noi, e tutti quanti da casa ci hanno aiutati.
Dai miei alunni, che hanno portato mille aiuti e stipato la mia macchina ai mariti, senza i quali molte di noi non sarebbero potute essere a Modena. Dalle nonne che hanno sferruzzato e prodotto meravigliose berrettine di lana per i piccoli siriani ai trasportatori, per esempio quello che alle 15 si è diretto in Romania. E l’elenco potrebbe andare avanti per ore…
Grazie a tutti e speriamo di ritrovarci, tra 25 giorni, a festeggiare per l’arrivo del container ad Aleppo.
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Autore: Lisa Laffi

venerdì 22 novembre 2013

Siria

I ragazzi che non hanno Facebook mi hanno chiesto se potevo mettere qui nel blog qualche video di Elisa preso da Fb, ma io... non riesco! :-)

Però ne ho trovati altri, quindi se avete voglia di emozionarvi e affezionarvi a qualche bimbo siriano cliccate sopra ai titoli... Durano solo pochi secondi l'uno...

Elisa e la piccola Hamal
Riim ha un anno, ma è piccolissima
I "piedini scalzi" (pensate stare così anche in inverno)
I gemellini (Elisa è riuscita a tirarli fuori dalla Siria, ora sono in un campo profughi in Turchia) 
Questo è Moustafà, uno dei due gemellini, qualche mese fa

Un "normale" check in Time4Life
Azaz Questo video dura solo 15 secondi, ma colpisce vedere com'è ridotta questa città

E se vi va di chiudere in lacrime questa "particolare" lezione di storia-geografia sulla Siria
guardate qui

Fate tesoro di quanto avete e di quanto state imparando. Agli ragazzi del mondo vi invidiano.
un abbraccio grosso grosso,
la prof 


P.s. Aggiornato il blog, ho visto questa foto su Fb... è il garage di Modena, dove portiamo tutti gli aiuti che vanno poi in Siria. Direi che è "leggermente" pieno. Quello che vedete far capolino in secondo piano è Claudio, il marito di Elisa Fangareggi.

 

giovedì 21 novembre 2013

Lettere dalla Siria

Alcuni ragazzi di IC e di IIIC stanno per iniziare un'avventura speciale: un'amicizia di penna con i ragazzi siriani della città di Huraitan.

Con le loro lettere li faranno sentire meno soli, ma anche per i ragazzi di IC e di IIIC ci sarà un riscontro positivo: potranno capire quanto i problemi che hanno tutti i giorni (dall'i phone che non funziona ai troppi compiti) sono delle sciocchezze in confronto a quelli che stanno vivendo i loro amici siriani.

Guardate i primi disegni che ci hanno fatto avere oggi... anche se solo virtualmente (speriamo che in futuro Elisa ci porti proprio le loro lettere scritte)...




Se guardate bene le immagini ci sono fucili, bombe, ma anche una colomba e un cero di speranza.

Speriamo che, grazie alle vostre lettere e ai regalini che vi avete messo dentro, possano nascere tanti sorrisi in queste faccine serie!

Un abbraccio a tutti i "miei" ragazzi, italiani e siriani.
La prof.

martedì 19 novembre 2013

Promessi sposi - Addio ai monti

Ciao ragazzi di IIIC, siamo quasi giunti al termine del nostro breve percorso sui Promessi Sposi.

Abbia visto don Abbondio con la sua CODARDIA e don Rodrigo e il Griso, simboli di CATTIVERIA e AVIDITA' (di affetti e di ricchezze).

Il vostro libro ci propone un ultimo brano, il famoso "Addio ai monti". Tenete sotto pagina 174, mentre date un'occhiata alla trasposizione cinematografica di questo toccante passo dei Promessi Sposi.


Il tema dominante è quello dell'ESILIO. Chi vi ricorda?

                      A Zacinto  
                      di Ugo Foscolo


Né più mai toccherò le sacre sponde

ove il mio corpo fanciulletto giacque,
Zacinto mia, che te specchi nell'onde
del greco mar da cui vergine nacque


Venere, e fea quelle isole feconde
                                          col suo primo sorriso, onde non tacque
le tue limpide nubi e le tue fronde
l'inclito verso di colui che l'acque

cantò fatali, ed il diverso esiglio
per cui bello di fama e di sventura
baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.

Tu non altro che il canto avrai del figlio,
o materna mia terra; a noi prescrisse
il fato illacrimata sepoltura. 
Abbiamo già analizzato il sonetto in classe, studiato la vita del poeta, discusso della sua poetica
Tema del sonetto è la nostalgia della Patria, che nasce dalla consapevolezza di non poterci tornare più, dalla tristezza che nessuno piangerà sulla sua tomba una volta morto, dal ricordo di una terra lontana e bellissima.
ESERCIZIO: rispondere alle domande
  1. qual è il tema comune ai testi?
  2. quali sentimenti provano gli autori? positivi o negativi?
  3. in che modo ogni poeta affronta il distacco dalla Patria?
  4. come descrivono la Patria lontana? in modo realistico o no?
  5. perché lasciano la loro terra? si capisce dal testo? se sì, rintraccia il passo.
  6. chi parla in ciascun testo?
  7. hanno la speranza di tornare? si capisce dal testo?
Rispondete a tutte le domande creando così un piccolo testo sull'ESILIO.

venerdì 8 novembre 2013

I promessi sposi

Buongiorno ragazzi della IIIC, in questi giorno stiamo affrontando lo studio dei Promessi Sposi, uno dei capolavori della letteratura italiana, ma anche un'opera non facile da digerire.
Per questo vi inserisco un po' di materiali semplificati



E, come promesso, vi metto il link al video che la nostra LIM si è "rifiutata" di farci vedere...

Link al video
Il pezzo che ci interessa oggi è quello relativo a don Abbondio e inizia dal minuto 12.24

Alberto Sordi è bravo nel rendere la personalità del curato, che emerge nel romanzo per CODARDIA e OSSEQUIOSITA' nei confronti dei potenti.







Già che ci sono vi inserisco anche uno schema sui personaggi...



ESERCITAZIONE

Cercate di immedesimarvi in don Abbondio e raccontate l'incontro con i Bravi dal suo punto di vista:
- Usate la prima persona singolare
- Sottolineate la sua PAURA per i Bravi e il suo DISINTERESSE nei confronti della sorte degli umili Renzo e Lucia
Buon lavoro!

giovedì 7 novembre 2013

Ortografia e punteggiatura, questi sconosciuti!



I C e III C ci siete?
Siccome in entrambe le classi ho trovato un cattivo rapporto con l'ortografia e la punteggiatura, vi propongo alcuni quiz, giochi ed esercizi per allenarvi!

Quiz 
Schede e quiz
Quiz più complessi
Esercizi

Dateci dentro! Si può fare grammatica anche divertendosi!
A presto,                                         la prof.

lunedì 23 settembre 2013

Presentazione dei ragazzi - I C



Ciao ragazzi di IC!
Benvenuti in questo spazio, 
che spero vi accompagnerà in questi anni!


Abbiamo cominciato a conoscerci da pochissimo e abbiamo iniziato a sperimentare giochi e modi diversi per parlare di noi. Tanti sono i modi simpatici per descriverci, no? Qualcuno lo conoscevate già, qualcuno lo state conoscendo: giochi dai nomi strani, che celano, però, dentro di loro anche un gran divertimento! E che bella palestra per i nostri neuroni, alla ricerca della parola giusta!
Bene, allora cominciamo pure con il pubblicare i vostri “primissimissimi” lavori! 
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GLI ACROSTICI
Ovvero, mettiamo le parole in croce!  (poverine…)
Eccone alcuni:


ALLEGRA
NATURALE
TIMIDA
ORGOGLIOSA
NOIOSA
EMOZIONATA
LENTA
LESTA
ATLETA
(Antonella Vezzosi)

LA DESCRIZIONE ALLITTERANTE
Provare a descriversi usando il più possibile la consonante iniziale del nome o del cognome

IL LOGOGRIFO (che non è un mostro!)
Estrapolare, dal nome e cognome, anagrammi di parole dotate di senso, con le quali poi comporre una frase, anche bizzarra

Sofia Bagnari: sai, fai, bagna, Sara, ragno, io, rana, Rina, ignora --> La rana bagna Sara e Rina la ignora
(Sara Bagnari)            
LA POESIA IN RIMA
Provare a descriversi (oppure a descrivere un compagno) usando una struttura poetica in rima

Mi chiamo Christian e mi vesto elegante,
suono la chitarra ma non sono un cantante,
quando canto sono un po' stonato,
infatti per cantare non sono portato.
Lo sport mi piace
e il mio succo preferito è al gusto di ace,
pratico tiro a segno
e per sparare uso la carabina di legno.
    
Mi piace andare in bici
e nel tempo libero gioco con gli amici.

(Christian Dall'Aglio)

Riccardo è robusto,
e sembra un fusto.
È divertente 

e talvolta
prepotente.
Riccardo non sa le tabelline,
ma guarda le figurine.

Alla sua festa di compleanno ha invitato tanti amici
e ha pagato anche la bolletta dell'Ici
Riccardo tiene molto alla sua cresta
se gliela schiacci, perde la testa.

A lui piace il panettone ,
Ricoperto di mascarpone.
(Daniel Bertucci)

Alla mattina guarda l'orologio
e fuori il cielo è grigio.
Presto, presto! Son già le otto
ieri sera ho bevuto il Chinotto!
Due biscotti e il latte al volo
e fuori esce con un calzino solo.
Dai veloce il tempo vola!
E tu devi arrivare presto a scuola.
A volte un po' sulle nuvole è
ma resta sempre un'amica per me.
Mangia tanto non ingrassa mai
e tutti gli chiedono: ma come fai?
È buona con tutte le sue amiche,
le parole per descriverla son già finite.
(Alessandra Galassi)
            


                                              LA DESCRIZIONE CON SIMILITUDINE

La similitudine costituisce sia un buono strumento di conoscenza che un’ottima leva per la fantasia.  
I ragazzi hanno cominciato a DESCRIVERSI USANDO TUTTE LE SIMILITUDINI CHE VOLEVANO. E questo esercizio li ha obbligati a usare il lessico sepolto che conoscono ma che usano di rado, nonché divertiti molto a paragonarsi a un tronco d’albero piuttosto che a uno stuzzicadenti!
Eccone alcune!




Mi chiamo Martina, sono magra, non come uno spaghetto, ma nemmeno robusta come un elefante. Ho i capelli a caschetto come un funghetto e color castano come le foglie secche in autunno, quando non sono abbronzata sono bianca come una margherita. Ho le labbra rosse come una ciliegia e sottili come un righello, ho gli occhi color verde scuro come le foglie in primavera, ho il naso a patata e infine sono un po’ maestrina.     
(Martina Veneziano)

Mi chiamo Marco Guidi, alcuni miei amici mi chiamano per nome, altri per cognome. Ho i capelli e gli occhi castani come le nocciole che si raccolgono nel giardino dei miei nonni. Sono alto al pari di una giraffa, e con chi nei miei confronti è cortese, gentile e non mi prende in giro sono a mia volta buono come un angelo. Mentre sembro un diavolo quando qualcuno mi prende in giro. Molte volte quando mi chiedono qualcosa e io rispondo subito e senza esitazione mi dicono che sembro un ingeniere. Quando indosso un vestito stretto sono simile a una pera. A casa a volte sono leggermente permaloso e per questo ogni tanto mi dicono che assomiglio ad un gattaccio randagio. Qualche volta sono un pochino sbadato e faccio cose che mi potrei risparmiare, tanto che, sempre a casa, mi paragonano ad una quaglia.
(Marco Guidi)



E familiarizzando con le similitudini, ci si avvia pian piano al DISCORSO POETICO e al mondo fantastico e allegorico degli animali della FAVOLA!

A rileggersi presto e spedite pure i lavori che volete pubblicare!
 POST IN AGGIORNAMENTO, MANO A MANO CHE SI PROSEGUE CON LE ATTIVITA’ DI ACCOGLIENZA E CHE I RAGAZZI FAMILIARIZZANO CON L’INVIO DEI MATERIALI TRAMITE MAIL.