lunedì 3 ottobre 2011

Esercizi di stile




La scorsa settimana la III C ha visto cosa si intende per stile, quindi ha lavorato ispirandosi a "Esercizi di stile", l'opera letteraria dello scrittore francese Raymond Queneau.


In particolare si è dedicata a un gioco linguistico strutturato nel seguente modo:
1) lettura del testo base


TESTO BASE
Un giorno, verso mezzogiorno, nell'aula della III D vidi un ragazzo dal collo lunghissimo con un vecchio orologio. Egli discuteva con il suo vicino di banco, che gli aveva sottratto la cancellina. Poi lasciò la discussione per mettersi a parlare con la ragazza più bella della classe. Lo rividi, qualche ora dopo, in una gran conversazione con un suo amico sulla partita del Massa Lombarda che aveva pareggiato 2-2.


2) trasformazione di stili e linguaggi

Lo scopo del lavoro è quello di far ritrovare la gioia e la passione dello scrivere, raccontando i differenti volti della medesima realtà.
Ed ecco alcuni dei risultati...


Stile ampolloso 
Un dì, ormai assai verso l’or di punta, nella stanza scolastica ove risiedeva la 3 D mirai un fanciullo dal collo esteso in lunghezza, il quale aveva su di sé un antico marchingegno. Costui parlava animatamente unitamente al suo confinante, il quale gli aveva sottratto dalla sua proprietà il correttore. In seguito, con agili movimenti, lasciò la contestazione per conversare con la ragazza più gradita della stanza scolastica. Lo rimirai certe ore con ritardo in una gran parlantina unitamente allaltro fanciullo sull’agone del paese di Massa Lombarda, che aveva reso pari 2 a 2.
Martina Marconi

Stile Dantesco:
Un dì mi ritrovai a osservar una gran conversazione,
fra un mio compagno col collo da giraffa e un suo amico di pallone.
Discutevan con gran ardore,
per un cancelletto, cosa senza valore.
collo di giraffa abbandonò la discussione dicendo "non litighiamo per una cosa così cretina"
il suo obiettivo era parlar con la compagna più carina.
Qualche ora dopo lo rividi che discuteva con un suo  amicone,
sempre e solo di pallone.
Diceva che la partita era stata una gran disfatta,
perchè avevan pareggiato con la squadra più sfatta.

Stile secondo la cancellina:
Ero nella mia piccola casetta buia quando vidi che qualcuno apriva la porta.
"Forse è il mio padrone" pensai. Invece no, era un suo compagno, che mi prese e mi usò. A me non piace essere utilizzata da altre persone che non siano il mio proprietario. Ad un tratto vidi proprio lui, il mio padrone venuto per salvarmi. Salvare me, una stupida cancellina senza valore. Litigarono per quasi dieci minuti quando il suo compagno mi buttò dalla finestra. Atterrai sul campo da calcio. Dopo qualche ora di noia assoluta lo vidi. Subito non ci credetti, ma alla fine realizzai, era il mio padrone che mi stava cercando. Tentai in tutti i modi di farmi notare, ma capii che si era messo a parlare con un suo amico del risultato della partita della loro squadra, finita credo 2-2… quando finalmente posò gli occhi su di me, si avvicinò, mi prese, mi spolverò un po’, mi mise in tasca e finalmente fui felice.
Adam

Al contrario
Una notte, verso mezzanotte, nell’aula della III C, vidi un ragazzo dal collo corto che portava al polso un orologio nuovo. Egli discuteva con la sua vicina che sosteneva di non avergli rubato la cancellina. Poi, rapidamente, abbandonò la conversazione per parlare con il ragazzo più brutto della classe. Lo rividi qualche ora più tardi in una breve conversazione con il suo compagno sulla partita del Massa Lombarda che aveva vinto 2 a 1.
Aldo

Stile ottimista: 
Un bellissimo giorno, verso mezzogiorno, nella fantastica aula della III D, vidi un ragazzo gentilissimo dal collo lunghissimo che portava un fantastico orologio, anche se vecchio .Egli stava discutendo con il suo vicino che gli aveva rubato la cancellina. Poi abbandonò la discussione per parlare con la ragazza più bella della classe. Più tardi lo rividi in una semplice conversazione con il compagno, sulla partita del Massa Lombarda finita 2 a 2. Tutto sommato, visto che la sua squadra non si era impegnata tanto, sarebbe andata meglio la volta successiva.

Barbara

Stile ottimista
Un bellissimo giorno, verso mezzogiorno, nell’aula della III D, vidi un ragazzo dal collo lunghissimo (tra l’altro perfetto per copiare) che portava un orologio antichissimo molto bello. Egli discuteva amichevolmente con il suo compagno di banco perché questo, per fargli uno scherzo, gli aveva preso la cancellina. Poi rapidamente abbandonò la discussione e si mise a parlare con la ragazza più bella della classe. Lo rividi qualche ora più tardi in un’interessante conversazione con il compagno, sulla partita del Massa Lombarda, che aveva pareggiato 2 a 2. Comunque, sono stati bravi perché sono riusciti a fare goal.
Vanessa

Stile ottimista
Un bellissimo giorno, verso mezzogiorno, nell' aula più ampia della scuola, quella della III D, per fortuna vidi un bellissimo ragazzo dal collo lunghissimo. Portava uno stupendo orologio antico... io ne vado matta...

Discuteva in modo affascinante con il suo vicino che gli aveva rubato la cancellina. Poi rapidamente abbandonò la discussione per parlare con la ragazza più bella della classe.

Lo rividi qualche ora più tardi in una gran conversazione con il compagno sulla partita del Massa Lombarda che aveva pareggiato due pari. I giocatori sono stati molto bravi e si sono molto impegnati.
Carlotta

Lipogramma con la R
Un dì, più o meno alle 12.29, nell’aula degli alunni più avanti negli anni, sezione D, vidi un giovane dal collo lunghissimo che aveva al polso un vecchio oggetto che conta il tempo. Egli discuteva con il suo vicino che gli aveva tolto la cancellina. Poi velocemente abbandonò la discussione. Come obiettivo aveva un dialogo con la giovane più bella della classe. Lo vidi qualche tempo dopo in una discussione con il compagno sulla agone del Massa che aveva fatto 2 a 2.
Emanuele Amadei

Lipogramma con la R

Un di alle mezzo di nell’aula della III D vidi un giovane dal collo lunghissimo con una vecchia macchina che segnava il tempo. Egli discuteva con il suo vicino che gli aveva acchiappato la cancellina. Poi, veloce, abbandonò la discussione mettendosi in contatto con la donzella più bella della classe. Lo vidi 120 minuti dopo in una gigante discussione con il compagno sulla giocata del Massa che aveva fatto gli stessi goal del club nemico: due.
Yaroslav Kakheyev


Lipogramma con la R
Un dì, più o meno a mezzo dì, nell'aula dell'ultima classe delle medie, nella sezione D, vidi uno studente dal collo lunghissimo che aveva un vecchio Swatch. Egli discuteva con il suo vicino, che gli aveva tolto la cancellina. Poi velocemente abbandonò la discussione ed iniziò un dialogo con l'alunna più bella della classe. Lo notai di nuovo, qualche momento dopo, in un dialogo con il compagno sul match di calcio del Massa, che aveva fatto 2 a 2.

Claudio Marconi

Stile “al futuro” 
Un giorno, verso mezzogiorno, nell’aula della III D vedrò un ragazzo dal collo lunghissimo con al polso un vecchio orologio. Egli discuterà con il suo vicino per il furto di una cancellina. Poi, rapidamente, abbandonerà la discussione per parlare con la ragazza più bella della classe. Lo rivedrò qualche ora più tardi intento in una grande conversazione con un suo compagno sulla partita del Massa Lombarda finita 2-2.
Alessandra

Stile “al futuro”
Un giorno della prossima settimana, verso mezzogiorno, nell’aula della III D vedrò un ragazzo dal collo lunghissimo che porta un vecchio orologio. Egli discuterà con il suo vicino per il furto di una cancellina. Poi, rapidamente, abbandonerà la discussione per parlare con la ragazza più bella della classe. Lo rivedrò qualche ora più tardi in una grande conversazione con un suo compagno sulla partita del Massa Lombarda finita 2-2 con il Bari.
Riccardo



Stile “orrido”
Un giorno orrendo, verso l’ora triste del mezzogiorno, nell’aula più odiata dai professori della scuola, la III D, vidi un ragazzo puzzolente con un collo lungo che portava un orologio degli anni ’60. Egli discuteva con il “rompiscatole”, il suo vicino di banco, che gli aveva rubato la cancellina. Poi abbandonò la discussione per andare a parlare con la ragazza più brutta della classe. Per sua sfortuna, più tardi incontrò un ragazzo con un alito terribile con cui parlò della partita orrenda che sfortunatamente avevano pareggiato.
Zaccaria


Horror romantico
Una notte con la luna piena nell’aula dei vampiri ne vidi uno molto elegante che beveva il sangue del suo vicino. Il mio amore, invece, discuteva con un suo amico che gli aveva rubato la penna della morte. Poi, rapidamente abbandonò la discussione per parlare con la seconda vampira più bella della classe (la seconda perché la prima sono io). Lo rividi più tardi mentre parlava con un suo compagno su quante persone avevano ucciso. Ha vinto il “mio” vampiro.
Meriem



Stile fantascientifico
Un giorno, verso mezzogiorno spaziale, in un’aula dell’astronave III D vidi un ragazzo gelatinoso con il collo lunghissimo, forse imparentato con un brontosauro alieno; portava un vecchio orologio che identificava i pianeti e le loro posizioni di molecole nell’atmosfera. Egli discuteva con il suo vicino che gli aveva rubato la cancellina XR-9023 motore a propulsione per cancellare più veloce della luce. Poi rapidamente abbandonò la discussione per parlare con il robot-femmina più bella dell’astroclasse. La rivide qualche anno luce più tardi in una gran conversazione con un altro ragazzo mutante sulla partita del Massa Lombarda, squadra aliena che aveva appena pareggiato nella partita durata tre secondi (tempo usato per i match nello spazio).
Matteo Berardi

Stile horror
Un brutto giorno verso mezzogiorno, nell'aula della III D  vidi uno zombie dal collo lunghissimo, con gli occhi fuori dalle orbite, i denti lunghi, quasi come se fosse un lupo mannaro e con al polso un vecchio orologio circondato da mosche e lombrichi.
Egli discuteva con il suo vicino (anche lui zombie) perchè gli aveva rubato l'ultimo corpo da mangiare. Poi all'improvviso vide una ragazza attraversare il corridoio:era  bruttissima e puzzolente.
Le si avvicinò e si rese conto che era un fantasma.
Così se ne andò e incontrò un suo amico vampiro che gli disse che tutti i giocatori del Massa Lombarda, mentre giocavano una partita (in cui avevano pareggiato 2 a 2 ), all'improvviso erano scomparsi. 
Gennifer Vilardo 

Stile al contrario
Una notte, verso mezzanotte, al mercato vidi un venditore dal collo cortissimo che portava un orologio nuovo di zecca.
Egli parlava con il vicino di bancarella, ma improvvisamente abbandonò la conversazione per parlare con il venditore più brutto della zona.
Lo rividi qualche ora più tardi in una breve conversazione con un suo amico sulla partita del Massa Lombarda che aveva vinto 4 a 2.
Marco